Tutti contro Pete Buttigieg e Bernie Sanders nel dibattito tv tra i candidati democratici in Usa, che si è svolto a Manchester, in New Hampshire, lo Stato dove martedì si voterà per il secondo appuntamento delle primarie.

Dopo il successo in Iowa, i due si sono dovuti difendere volta dagli attacchi da parte degli altri candidati. Primo fra tutti l'ex vicepresidente Joe Biden che teme di perdere sempre più terreno e non aggiudicarsi la nomination.

In ogni caso l'ultimo sondaggio di "Nbc" dà il moderato "Mayor Pete" e il "socialista" Bernie avanti anche in New Hampshire.

A essere preso di mira durante il dibattito è stato soprattutto Buttigieg, che si è dovuto difendere prima dagli attacchi di Biden, a cui vorrebbe sfilate il posto di candidato moderato, poi proprio da quelli di Sanders, che ormai lo vede come il vero avversario sulla strada della nomination.

Anche se resta l'incognita di un Michael Bloomberg pronto a scendere in campo a partire dal Super Tuesday del 3 marzo.

Biden, 77 anni, ha messo sul piatto la sua enorme esperienza contrapponendola alla giovane carriera dell'ex sindaco: troppo giovane per candidarsi allo Studio Ovale.

"Non possiamo risolvere le cose guardando sempre indietro", è stata la replica di Buttigieg. E quando l'ex vicepresidente ha sottolineato come "le politiche del passato non sono poi sempre così male", riferendosi soprattutto agli anni della presidenza Obama, 'Mayor Pete' non ha esitato: "Quegli obiettivi raggiunti sono stati fenomenali perché quello era il momento giusto. Ma ora dobbiamo confrontarci con questo momento, col presente. E questo momento è diverso".

Poi lo scontro con Sanders.

Buttigieg ha accusato l'avversario di portare avanti posizioni troppo estreme che dividono il Paese nel momento in cui deve unirsi per sconfiggere Donald Trump: "Dobbiamo cercare di unire più gente possibile - ha detto - mentre qui qualcuno sta dicendo che se non sei estremista sei fuori".

Sanders ha replicato così: "Il modo per tenere unita la gente è presentare un agenda che funziona per i lavoratori di questo Paese, non per la classe dei miliardari".

(Unioneonline/F)
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