Continuano a destare preoccupazione le condizioni dell'uomo e della donna cinesi da alcuni giorni allo Spallanzani perché risultati positivi al coronavirus.

Tra ieri e oggi i due turisti hanno avuto un "aggravamento delle condizioni cliniche a causa di una insufficienza respiratoria. Pertanto è stato necessario un supporto respiratorio in terapia intensiva", ha comunicato con un bollettino la Direzione Sanitaria dell'Istituto.

Decisive saranno dunque le prossime ore, a fronte di un'assistenza costante. "So che ricevono le cure migliori che si possano assicurare - ha commentato da Londra il premier Giuseppe Conte - auguriamoci che possano stare presto meglio".

È risultato invece negativo il primo test per il coronavirus effettuato su una cameriera dell'hotel di Verona in cui i due hanno pernottato è stata ricoverata nel reparto di Malattie Infettive dell’Azienda ospedaliera scaligera.

La cameriera, dipendente della cooperativa vincitrice dell’appalto per le pulizie nell’albergo in questione, si era sentita male nelle ultime ore.

La donna sarebbe affetta da una normale sindrome influenzale. Per la conferma definitiva si attende però il test effettuato all'Istituto Spallanzani e quello dell'ospedale di Padova, centro di riferimento regionale per il Coronavirus.

Intanto le autorità portuali di Hong Kong hanno messo in quarantena i 1.800 passeggeri e il personale di bordo di una nave da crociera, la World Dream, perché tre suoi passeggeri, sbarcati in Cina il 24 gennaio, sono risultati positivi al virus.

La nave, che ha attraccato questa mattina nell'ex colonia, è della Dream Cruises Lines, controllata della Genting Kong Kong, ha spiegato Leung Yiu-hong, a capo della divisione sanitaria dell'Amministrazione portuale.

L'allerta resta alta, anche nel nostro Paese, con i controlli con i termoscanner che sono stati estesi a tutti i voli, compresi quelli europei e nazionali, in arrivo negli aeroporti italiani.

La stretta sui controlli è stata illustrata dal capo della Protezione Civile e Commissario per l'emergenza coronavirus Angelo Borrelli. C'è un protocollo anche per chi viene dall'Africa e, per i migranti che sono sbarcati, "sono già stati eseguiti i controlli".

L'Italia, ha commentato Borrelli, "ha già fatto fronte alla Sars e ad altri patogeni virali negli anni passati. Abbiamo potenziato le strutture sanitarie e abbiamo dei bravi medici e dei bravi ricercatori".

Al momento, ribadiscono gli infettivologi, in Italia non è giustificato alcun allarmismo, come dimostrano i numeri: ad oggi, sono stati dimessi 26 pazienti dallo Spallanzani di Roma dopo il risultato negativo del test per la ricerca del nuovo coronavirus. Nell'istituto sono ricoverati in questo momento 11 pazienti sintomatici provenienti da zone della Cina interessate dall'epidemia.

(Unioneonline/D-F)
© Riproduzione riservata