Prosegue il lavoro della giustizia giapponese sul caso di Carlos Ghosn, l'ex numero di Nissan-Renault fuggito in Libano con un jet privato.

Il pubblico ministero di Tokyo ha infatti spiccato, nelle scorse ore, un mandato di arresto per la moglie di Ghosn, la 53enne Carole. La donna - che ha la cittadinanza libanese e si è riunita col marito lo scorso lunedì a Beirut - si è a lungo battuta per la liberazione del celebre manager, criticando duramente il sistema giudiziario giapponese.

Carole Ghosn, precisa l'agenzia Kyodo, è accusata in particolare di falsa testimonianza davanti a una Corte nipponica durante un'udienza nell'aprile scorso.

All'ex tycoon 65enne era stato vietato di vedere la propria consorte nel periodo di detenzione, e aveva un accesso limitato alle conversazioni tramite videoconferenza durante la libertà su cauzione.

Al suo arrivo in Libano, la scorsa settimana, Ghosn ha escluso che la moglie avesse orchestrato il piano di fuga, insistendo che il progetto era stato ideato da lui personalmente.

(Unioneonline/v.l.)
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