Il premier israeliano Benjamin Netanyahu guarda avanti, e forte del successo alle recenti primarie per il suo partito invoca l'immunità parlamentare.

La richiesta arriva dopo che è stato formalmente incriminato per tre atti d'accusa: corruzione, frode e abuso d'ufficio.

È la prima volta, nella storia di Israele, che un primo ministro in carica viene formalmente incriminato per tre atti d'accusa.

Netanyahu ha parlato di un periodo di immunità "limitato nel tempo" e volto semplicemente a consentirgli di restare in sella finché non sia dimostrata, come da sue parole, la sua innocenza in tribunale.

"Voglio guidare Israele per molti altri anni per raggiungere successi storici", ha detto.

Dopo le incriminazioni a novembre Netanyahu ha parlato di un tentativo di colpo di stato e ha fortemente criticato la magistratura israeliana. Ha accusato la polizia di aver messo sotto pressione i testimoni.

Il procuratore generale israeliano Avichai Mandelblit aveva inviato l'atto di accusa contro Netanyahu al presidente del parlamento il 2 dicembre. Successivamente, Netanyahu ha avuto 30 giorni per richiedere l'immunità.

(Unioneonline/v.l.)
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