Trovati resti umani nello stomaco di uno squalo tigre.

È successo al largo di Saint-leu (a ovest dell'isola francese di Reunion, nell'Oceano Indiano), dove la polizia insieme agli scienziati dello Shark Safety Center (CSR) stanno indagando per scoprire chi sia stata la vittima del pericoloso animale.

Il ritrovamento è avvenuto giovedì sera, quando alcuni pescatori del posto, impegnati in una battuta, hanno catturato uno squalo tigre di 3,5 metri.

Non appena lo hanno sistemato a bordo l'animale ha rigurgitato un braccio: a quel punto hanno deciso di rientrare in porto e contattano via radio le forze dell'ordine.

Una volta a terra gli agenti hanno inciso la pancia dello squalo e trovato le braccia e una collana.

I resti sono trasferiti al laboratorio di medicina legale per l'autopsia: secondo i primi rilievi, la vittima sarebbe un kayaker di 70 anni scomparso il 12 dicembre nella laguna di Saline (ovest), di cui i famigliari hanno riconosciuto la collanina.

Non sono stati rinvenuti al momento altri resti dell'uomo.

Ancora non è stato possibile stabilire se sia stato ucciso dal predatore o se invece fose già cadavere al momento dell'assalto.

Gli investigatori, attraverso l’esame del Dna, sperano di arrivare all’identificazione.

Gli attacchi di squali nell'isola de La Réunion non sono infrequenti: si tratta del ventiseiesimo caso registrato dal 2011.

(Unioneonline/F)
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