Nuova vittoria per il premier israeliano Benyamin Netanyahu, che nonostante le recenti incriminazioni per corruzione, frode e abuso d'ufficio è risultato vincitore delle primarie del suo partito, il Likud, sconfiggendo il rivale Gideon Saar. Per lui oltre il 70% dei voti con una percentuale alle urne pari al 49,3 per cento degli oltre 100mila aventi diritto.

"Una grandissima vittoria! Grazie ai membri del Likud per per la loro fiducia, il sostegno e l'amore", ha twittato Netanyahu un'ora dopo la chiusura delle votazioni.

Saar, 53 anni, con alle spalle una carriera brillante di parlamentare ed ex ministro (istruzione ed interni), ha dunque cercato invano di inserire il proprio nome nel Pantheon del Likud che in 40 anni di storia ha avuto solo quattro leader: Menachem Begin, Yitzhak Shamir, Ariel Sharon e lo stesso Netanyahu. Il confronto fra i due contendenti è stato ruvido, ricco di colpi sopra e sotto la cintura.

Sposato con una celebre giornalista televisiva, Saar - lui stesso ex giornalista - ha beneficiato del sostegno di alcuni importanti media. Ma nel Likud, dove trova credito la tesi che proprio i media siano responsabili di parte delle traversie giudiziarie di Netanyahu, la cosa ha suscitato critiche e sospetti. Sul web Saar è stato così accusato di "collusione" con l'opposizione di centro-sinistra.

(Unioneonline/v.l.)
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