Violentissimi scontri stanno infiammando l'Iraq.

Ieri sera una vera e propria rivolta esplosa a Najaf, nel sud del Paese, è sfociata nell'assalto al consolato iraniano.

Ma gli incidenti più gravi tra contestatori e polizia si registrano a Nassiriya. Dura la reazione delle forze dell'ordine, supportate anche dall'esercito, per disperdere la folla. E il bilancio è tragico: si parla di oltre 20 morti e centinaia di feriti.

Un vero e proprio bagno di sangue, in seguito al quale il premier Adel Abdel Mahdi ha rimosso il

generale Jamil al-Shamri, il capo dell'unità di crisi chiamata a intervenire che avrebbe ordinato ai suoi soldati di reprimere le contestazioni usando il pugno di ferro.

All'origine delle proteste, iniziate a ottobre, i ripetuti casi di corruzione all'interno del governo e la carenza di servizi, sia nella capitale Baghdad che nelle principali province meridionali.

(Unioneonline/l.f.)
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