Kiev-gate, Trump contro Pelosi: "Impeachment per lei". E spunta una seconda talpa

Donald Trump contro Nancy Pelosi.

Il presidente degli Stati Uniti - nella bufera per lo scandalo Kiev-gate, che lo vede accusato di aver fatto pressioni sul suo omologo ucraino Zelensky per far aprire un'indagine contro Joe Biden, suo rivale alla corsa per le elezioni del 2020 - accusa la speaker della Camera, che ha avviato la procedura per il suo impeachment, di "gravi crimini e persino tradimento" per i suoi contatti con il funzionario dell'intelligence che ha fatto scoppiare il caso.

In due tweet il tycoon afferma che si deve avviare per l'esponente dem, e non per lui, l'impeachment.

"Nancy Pelosi era al corrente di tutte le bugie di Adam Schiff e della frode massiccia perpetrata ai danni del Congresso e del popolo americano", ha scritto il magnate newyorchese.

Trump poi fa riferimento a "incontri illegali con il whistleblower di parte e gli avvocati", senza specificare ulteriormente.

"Questo rende Nancy la nervosa colpevole quanto il piccolo Adam Schiff - conclude Trump - di gravi crimini e misfatti, e persino tradimento. Credo che questo significhi che, insieme a quelli che hanno colluso con loro, debbano essere immediatamente sottoposti a impeachment".

In un messaggio rivolto in una conference call con i deputati repubblicani, Trump avrebbe inoltre fatto sapere che combatterà contro l'impeachment perché "è una cosa negativa nel mio curriculum", ma di essere convinto che questa mossa dei democratici gli farà vincere la rielezione e farà riprendere ai repubblicani il controllo della Camera.

SPUNTA LA SECONDA TALPA SUL CASO - Intanto ieri è spuntato un secondo "whistleblower" sul caso, che - secondo le indiscrezioni - avrebbe già preso contatto con le autorità.

Lo ha dichiarato all'emittente Abc l'avvocato Mark Zaid, che rappresenta anche la nuova "talpa".

Anche il secondo informatore è un funzionario dell'intelligence ma, a differenza del primo, avrebbe notizie di prima mano sulla vicenda.

Ne avrebbe già parlato con l'ispettore generale dell'intelligence, ma ancora non è stato interrogato dalle commissioni della Camera che indagano su Trump, ha precisato il legale, ricordando che i suoi due clienti hanno per legge diritto ad essere protetti.