Il principe Harry sulle orme di Lady Diana.

Il Duca di Sussex, al quarto giorno del suo tour africano, farà tappa in Angola, paese dove proprio la madre rilanciò la battaglia contro le mine antiuomo.

Diana visitò l'Angola nel gennaio del 1997. E dopo aver sposato diverse cause benefiche, come la lotta all'Aids, fece sua anche quella contro le mine antiuomo, entrando in contatto con Halo Trust, un organismo che in quegli anni stava sminando il paese africano, in piena guerra civile.

Il principe Harry durante le visite di questi giorni in Africa (Ansa)
Il principe Harry durante le visite di questi giorni in Africa (Ansa)
Il principe Harry durante le visite di questi giorni in Africa (Ansa)

La principessa incontrò allora i bambini sopravvissuti alle mine e attraversò anche un campo, indossando una tenuta protettiva: le sue foto fecero il giro del mondo e contribuirono ad innalzare l'attenzione sul tema.

Tanto che, pochi mesi dopo la sua tragica morte e nell'agosto dello stesso anno, si aprì la strada per il Trattato Onu sul bando delle mine, a cui finora hanno aderito 164 paesi.

Nel '97 Harry aveva appena 12 anni, e in età adulta ha scelto di proseguire il lavoro della madre visitando i campi minati del Mozambico nel 2010 e quelli angolani nel 2013, studiando i progetti della Halo Trust.

Un'altra suggestiva immagine del duca di Sussex (Ansa)
Un'altra suggestiva immagine del duca di Sussex (Ansa)
Un'altra suggestiva immagine del duca di Sussex (Ansa)

E così sarà anche in questa seconda visita in Angola, che cade a due mesi da un'importante conferenza internazionale, a Oslo, per rilanciare l'obiettivo di un mondo senza mine entro il 2025.

Dopo l'Angola, Harry andrà in Malawi e la settimana prossima si riunirà con il resto della famiglia, Meghan e il piccolo Archie, prima di rientrare a Londra, il 2 ottobre.

(Unioneonline/v.l.)
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