Terrore nella notte a Londra. Un poliziotto è stato ferito, a colpi di machete, durante un banale pattugliamento di quartiere nella zona di Leyton, alla periferia est della capitale britannica.

L'episodio è avvenuto poco dopo la mezzanotte locale, quando in Italia era circa l'una.

L'agente, con un collega, ha provato a intimare lo stop a un furgone il cui guidatore - un uomo di una cinquantina d'anni - ha dapprima tirato dritto, quindi si è fermato, è sceso e - nel giro di pochi secondi - ha scatenato la sua furia sul primo bersaglio capitatogli a tiro.

I fendenti sono andati a segno a ripetizione alla testa e al corpo della vittima, crollato in una pozza di sangue non senza essere riuscito prima ad atterrare con la scarica elettrica del suo taser l'aggressore, arrestato poi dal compagno di pattuglia.

"Un attacco improvviso e brutale contro un agente in divisa nell'esercizio delle sue funzioni", ha sottolineato Julia James, ispettore capo della North East Command Unit di Scotland Yard.

Un raptus "frenetico, non provocato e scioccante", ha aggiunto il detective sovrintendente Richard Tucker, assicurando peraltro che il poliziotto colpito - ricoverato d'urgenza al Royal London Hospital di Whitechapel in condizioni "gravi, ma stabili" secondo i medici - è cosciente e in grado di farcela.

"È stato ferito seriamente - hanno spiegato - ma si riprenderà".

Resta da chiarire l'eventuale movente. L'uomo arrestato pare abbia cominciato a dare in escandescenze dopo un breve colloquio con i due agenti, tirando poi fuori di colpo il machete.

Scotland Yard ha subito escluso una qualunque matrice ideologica: "Niente fa pensare a un collegamento con il terrorismo", ha precisato un portavoce di prima mattina.

Elogi al "coraggio" del poliziotto ferito stanotte e promesse di azioni incisive contro la violenza diffusa sono arrivate sia dal sindaco laburista di Londra, Sadiq Khan, sia dal nuovo governo conservatore britannico guidato dall'ex primo cittadino Boris Johnson.

(Unioneonline/v.l.)
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