Tragedia in Yemen, nella città portuale di Aden, dove una serie di attacchi missilistici e kamikaze hanno provocato la morte di 40 persone. I dettagli dell'attentato non sono stati diffusi e il bilancio è ancora provvisorio.

L'agguato è figlio di una guerra civile cruenta che dura dal 2014 a causa delle tensioni tra gli sciiti houthi, sostenuti dall'Iran, e il governo sunnita, spalleggiato dall'Arabia Saudita.

Fino al 2013 la situazione era sotto controllo grazie alla mediazione dell'allora presidente Ali Abdullah Saleh, che però è stato costretto a dimettersi in favore del generale Abdarabbuh Mansour Hadi, eletto col 99,8% dei voti. Quest'ultimo, appoggiato dal Consiglio di Cooperazione del Golfo, non è riuscito a contenere i dissidi tra le varie fazioni alimentando lo scontro che dura ancora oggi. La contesa ha provocato, e sta provocando, una delle peggiori crisi umanitarie al mondo.

(Unioneonline/M)
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