Gli Stati Uniti offrono alla Siria cinque milioni di dollari per avere informazioni che consentano di far luce sul sequestro di padre Paolo Dall'Oglio.

La scomparsa del gesuita risale al 29 luglio 2013 ed è l'ultima di una serie che ha visto coinvolti anche il prete greco-ortodosso Maher Mahfouz e l'armeno-cattolico Michel Kayyal, rapiti il 9 febbraio dello stesso anno a circa 30 km da Aleppo.

"Il programma Rewards for Justice del Dipartimento di Stato Usa - si legge in una nota - offre una ricompensa a chi ci aiuterà a scovare i sequestratori dell'Isis. Si tratta di una battaglia importante che mette in evidenza le loro tattiche spietate. Restano una minaccia per tutto il mondo".

Il 64enne romano è noto per aver fondato negli anni Ottanta la comunità monastica cattolico-siriaca Mar Musa, nel deserto a nord di Damasco, che accoglie aderenti di religione ortodossa. Il suo attivismo gli è costato nel 2012 l'espulsione dal Paese e il trasferimento nel Kurdistan iracheno. Nel 2013 il rientro e poi il rapimento.

Il 7 febbraio 2019 l'Isis in fuga dalla Siria ha offerto alcuni ostaggi, tra cui Dall'Oglio, alle forze curdo-arabe sostenute dagli Stati Uniti in cambio di un passaggio libero per uscire dal Paese.

(Unioneonline/M)
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