"I soldati sbagliarono a inviare 350 uomini fuori dal complesso militare vicino a Srebrenica nel 1995, ma i Paesi Bassi sono responsabili solo al 10% delle vittime per mano serbo-bosniaca".

Questo quanto stabilito dalla Corte suprema di Amsterdam riguardo il genocidio del luglio di 24 anni fa avvenuto durante la guerra in Bosnia ed Erzegovina. Il massacro costò la vita a 8mila musulmani per la maggior parte ragazzi. In quel momento la zona si trovava sotto tutela di un contingente olandese, l'Unprofor.

Nel 2017 la Corte d'appello aveva dichiarato che l'Olanda avesse colpe pari al 30%. In quell'occasione furono condannati Ratko Mladic e Radovan Karadzic (all'epoca presidente della Repubblica Serba) per aver provato, volutamente, a estinguere il gruppo etnico dei bosgnacchi. Entrambi stanno scontando l'ergastolo.

A giugno 2015, 6930 salme sono state riesumate dalle fosse comuni e identificate grazie ad oggetti personali e al dna. Le restanti sono rimaste senza nome.

(Unioneonline/M)
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