Dalla crisi diplomatica, all'indagine penale.

La polizia inglese indaga su come siano arrivate ai giornali le note confidenziali dell'ambasciatore di Londra negli Usa, Kim Darroch, in cui Donald Trump veniva definito un "inetto" e la sua amministrazione "disfunzionale".

Una fuga di notizie sfociata nella reazione furiosa del presidente americano e quindi nell'annuncio delle dimissioni di Darroch.

La svolta è stata resa nota in serata da Neal Basu, numero due di Scotland Yard e responsabile dell'antiterrorismo.

L'inchiesta - che si affianca a quella disciplinare avviata fin da subito a livello amministrativo in seno al Foreign Office - è affidata proprio all'antiterrorismo, che nel Regno Unito ha la competenza sui sospetti reati relativi alla violazione dei segreti di Stato.

Al momento non risultano persone indagate, ma - stando a quanto riferito dal governo in Parlamento - la pista al momento è quella non di ipotetici hacker stranieri, bensì di una talpa interna britannica interessata presumibilmente a mettere in imbarazzo Darroch e in discussione la sua poltrona.

(Unioneonline/D)
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