Nuovi guai per l'ex re del narcotraffico "El Chapo" Guzman.

La procura di Brooklyn ha chiesto al giudice di recuperare 12,6 miliardi di dollari dal criminale messicano, somma che equivarrebbe ai proventi del traffico di droga gestito dal suo cartello negli Usa per 25 anni.

La richiesta si basa sulle numerose testimonianze di fornitori di stupefacenti durante il processo, che si è concluso lo scorso febbraio con la condanna del boss per i reati di omicidio e traffico di sostanze stupefacenti. La sentenza è prevista per il 17 luglio: per lui si profila l'ergastolo.

Il "signore dello spaccio" fu estradato negli Stati Uniti nel 2017 e, da latitante, conduceva una vita da nababbo: disponeva, oltre di ville e terreni in tutto il mondo, anche di una flotta di aerei e navi utili per difendersi da eventuali attacchi dei rivali in affari.

Intanto il suo legale, Mariel Colo, ha chiesto garanzie per il suo assistito, che si trova in carcere da 29 mesi: "Le condizioni carcerarie a cui è sottoposto sono crudeli e insolite. Il governo non ha bisogno di provare che l'accusato può pagare, ma solo che la somma è confiscabile".

El Chapo è rinchiuso in cella a Manhattan e non ha mai avuto accesso all'aria aperta o ad alcun tipo di spazio comune.

(Unioneonline/M)
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