Dopo 62 giorni di carcere è tornata in libertà Chelsea Manning, l'ex spia statunitense che ha dato a Wikileaks i file segreti sugli abusi Usa in Iraq.

La Manning da due mesi era rinchiusa nella prigione William G. Truesdale di Alexandria, in Virginia: si era rifiutata di testimoniare davanti a un Gran Giurì ed era stata accusata di oltraggio alla corte.

L'ex analista dei servizi militari ha subito un lungo processo alla Corte marziale, che l'ha condannata a 35 anni di cui sette scontati in condizioni difficili all'interno di un carcere militare, dove ha cercato di suicidarsi per due volte.

Il presidente Usa Barack Obama aveva poi concesso la trasformazione della pena, determinandone la liberazione.

La cosa potrebbe non finire qui, perché alla ex talpa è arrivato un altro ordine di comparizione, previsto per il 16 maggio.

(Unioneonline/D)
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