"Le forze di sicurezza hanno arrestato una persona vicina al sito web WikiLeaks. Stava cercando di partire per il Giappone". Così il ministro dell'Interno dell'Ecuador Maria Paula Romo.

"C'è un piano di destabilizzazione nel nostro Paese legato a interessi geopolitici - ha proseguito il politico sudamericano -. Abbiamo la prova di una relazione tra la persona arrestata e Ricardo Patino, ministro degli Esteri quando a Julian Assange è stato concesso l'asilo".

Proprio ieri la polizia britannica ha arrestato l'attivista canadese dentro l'ambasciata ecuadoriana, a Londra, dopo che il suo "rifugio" era stato revocato dal governo di Quito. Nel 2010 un tribunale svedese aveva chiesto l'arresto di Assange per tre accuse: stupro, molestie sessuali e coercizione illegittima, ma nel 2017 il caso era stato archiviato.

Nei suoi confronti, però, rimaneva il mandato della polizia londinese. Dopo essere stato liberato su cauzione era fuggito per poi chiedere asilo politico all'ambasciata dell'Ecuador per timore di essere estradato negli Stati Uniti.

Assange, sempre tramite WikiLeaks, aveva pubblicato alcuni documenti sull'esistenza di conti offshore legati al presidente Lenin Moreno e alla sua famiglia.

(Unioneonline/M)

L'ARRESTO A LONDRA -

Julian Assange, fondatore di Wikileaks, arrestato a Londra (Ansa)
Julian Assange, fondatore di Wikileaks, arrestato a Londra (Ansa)
Julian Assange, fondatore di Wikileaks, arrestato a Londra (Ansa)
L'ambasciata dell'Ecuador in cui aveva ottenuto asilo
L'ambasciata dell'Ecuador in cui aveva ottenuto asilo
L'ambasciata dell'Ecuador in cui aveva ottenuto asilo
Julian Assange
Julian Assange
Julian Assange
L'ingresso della sede diplomatica
L'ingresso della sede diplomatica
L'ingresso della sede diplomatica
La polizia sul posto
La polizia sul posto
La polizia sul posto
Una foto di due anni fa
Una foto di due anni fa
Una foto di due anni fa
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