Il sindaco di New York Bill de Blasio ha dichiarato lo stato d'emergenza sanitaria in tutta la città a causa dell'epidemia di morbillo che si è diffusa in particolare a Brooklyn.

Il primo cittadino della Grande Mela ha dunque ordinato che tutti gli abitanti non vaccinati dei quattro quartieri della città interessati siano obbligati a sottoporsi al vaccino contro il morbillo.

Chi non lo fa, rischia accuse penali e multe fino a mille dollari.

L'epidemia si è diffusa soprattutto tra gli ebrei ortodossi. Ragion per cui gli asili nido destinati alla comunità ebraica ortodossa che accetteranno bimbi non vaccinati rischiano di vedersi imporre la chiusura dalle autorità.

Lo Stato di New York prevede una serie di vaccini obbligatori per poter accedere al sistema scolastico, ma anche esenzioni per motivi religiosi.

Da ottobre sono 285 i casi di morbillo nella sola New York, malattia che negli Usa era quasi scomparsa nel 2016, con 86 contagi nell'intero Paese.

La ricomparsa della malattia è dovuta, oltre che a motivi religiosi che riguardano appunto gli ebrei ortodossi, anche alla crescita e alla proliferazione dei movimenti no vax.

(Unioneonline/L)
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