"Dico grazie a Dio perché sono l'unico passeggero del Boeing 737 che si è salvato".

La testimonianza di Antonis Mavropoulos sta facendo il giro del mondo. Il 53enne greco era il 150esimo passeggero del volo Et 302 della Ethiopian Airlines, schiantatosi dopo sei minuti dalla partenza ad Addis Abeba, in Etiopia.

L'uomo ha raccontato quanto successo su Facebook: "Non riuscivo a trovare il gate giusto e sono arrivato in ritardo di 6 minuti. Nessuno mi dava informazioni e, una volta giunto a destinazione, non mi hanno fatto salire. L'aereo era lì, ma non mi hanno permesso di accedervi perché il personale era già a bordo. All'inizio qualcuno pensava che stessi mentendo, ecco il biglietto".

Nella tragedia sono morte 157 persone, tra cui 8 italiani.

Oggi, dopo Cina ed Etiopia, anche Singapore ha lasciato a terra i Boeing 737 Air Max, ma sono tante le compagnie che continuano a farli volare. A causare l’incidente, secondo le prime ricostruzioni, potrebbe essere stato un malfunzionamento del software che dovrebbe evitare lo stallo del motore.

(Unioneonline/M)
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