Un cadavere ormai in decomposizione, parzialmente mutilato dai morsi di un gatto, rinvenuto anch'esso senza vita a pochi passi.

È una scena da film dell'orrore quella che si sono trovati di fronte i soccorritori intervenuti in un'abitazione di Marcinelle, sobborgo della città belga di Charleroi.

Una vicenda tanto truce quanto triste. In base a ciò che hanno ricostruito le forze dell'ordine, infatti, si è trattato di un vero e proprio dramma della solitudine.

La vittima rispondeva al nome di Jacqueline Vandendaele, 73 anni, e, nonostante l'età, viveva da sola.

La morte, probabilmente in seguito a un malore, risalirebbe a circa due mesi fa.

In tutto questo tempo nessuno si è preoccupato di sapere che fine avesse fatto.

Solo i vicini si sono insospettiti, non vedendola in giro da settimane, e hanno infine dato l'allarme.

Quanto al gatto, era l'animale da compagnia della 73enne.

Morta la padrona, è rimasto chiuso in casa, senza cibo e senza possibilità di fuggire.

Gli stessi vicini hanno riferito di averlo spesso sentito più volte miagolare disperato.

Per non morire di fame, l'animale avrebbe così provato a cibarsi del corpo senza vita dell'anziana (di qui i segni trovati sul cadavere). Ma alla fine è morto anche lui, di stenti.

Una storia tragica, che ha profondamente choccato la comunità della cittadina belga, tristemente nota per il tragico incidente avvenuto in una miniera di carbone nel 1956, costato la vita a 262 lavoratori, 136 dei quali di origine italiana.

(Unioneonline/l.f.)
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