"Il governo è chiuso, finché resta lo shutdown nessun discorso".

Continua lo scontro tra la speaker della Camera Nancy Palosi e Donald Trump.

La Pelosi ha negato al Presidente il consueto discorso sullo stato dell'Unione che si tiene ogni anno al Congresso, di fronte ai parlamentari in seduta comune, al governo e ai giudici della Corte Suprema, e che era programmato per martedì 29 gennaio.

"Con 800mila lavoratori pubblici fermi per lo shutdown, agenti federali compresi, potrebbero sorgere problemi di sicurezza e organizzazione", così la Pelosi ha motivato il suo diniego.

"Nessun problema di sicurezza, non vedo l'ora di vederti il 29 gennaio alla Camera per il discorso", ha twittato rivolto alla sua acerrima nemica Donald Trump. Per poi attaccarla: "È una vergogna quello che sta accadendo, i democratici si sono radicalizzati".

E, infine, correggere il tiro, consapevole che senza l'autorizzazione della speaker della Camera il discorso al Congresso non lo può fare. Prima ha valutato un luogo alternativo, e alcuni repubblicani gli hanno indicato la possibilità di tenere il discorso in Senato. Poi ha fatto definitivamente chiarezza sulle sue intenzioni: "Farò il discorso sullo Stato dell'Unione quando lo shutdown sarà finito".

SHUTDOWN - La paralisi del governo è dovuta al fatto che i democratici non intendono approvare il finanziamento da 5,7 miliardi che Trump vuole a tutti i costi per realizzare il muro al confine col Messico. In assenza di quei soldi, Trump non intende approvare il bilancio, di qui lo shutdown che va vanti ormai da giorni.

Intanto una deputata repubblicana di 84 anni ha fatto una proposta per reperire i fondi necessari a realizzare il muro: tassare il porno online.

(Unioneonline/L)
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