Una nuova incriminazione formulata da parte della Corte distrettuale di Tokyo piomba su Carlos Ghosn, manager della Nissan. Questa volta le accusse riguardano l'abuso di fiducia aggravata e di comunicazioni inesatte sulla propria retribuzione.

L'ex presidente dell'Alleanza Nissan-Renault-Mitsubishi era all'ultimo giorno previsto di carcerazione preventiva dopo essere stato arrestato lo scorso 19 novembre mentre si preparava a lasciare il Giappone.

Dall'indagine interna della Renault, invece, sembra non siano emerse irregolarità nella condotta. Questo è quanto è stato detto al termine della riunione straordinaria del Cda di Renault convocata ieri a Boulogne-Billancourt.

La casa francese ha sottolineato che "il compenso degli attuali membri del comitato esecutivo di Groupe Renault per gli esercizi finanziari 2017 e 2018" è risultato in "conformità con le leggi applicabili e l'assenza di qualsiasi frode".

(Unioneonline/s.s.)
© Riproduzione riservata