Nuove ombre su Donald Trump.

Il presidente degli Stati Uniti è finito nel mirino della procura generale di New York per il presunto uso personale di fondi dell'ente benefico che porta il suo nome.

Le indagini sono partite da un'inchiesta del Washington Post, che ha accusato il presidente di aver più volte usato i soldi della Fondazione Trump, in gran parte versati da altri donatori, per risolvere proprie vertenze legali.

Sarebbe persino arrivato a spendere 20mila dollari per l'acquisto di un maxiritratto di se stesso.

La procura ha finora rinvenuto "uno scioccante schema di illegalità riferito alla Trump Foundation", ha rimarcato il procuratore Barbara Underwood, che ha precisato che parte del denaro sarebbe stato utilizzato anche per finanziare la campagna elettorale dell'allora candidato repubblicano.

Come conseguenza delle indagini, è stata chiesta la chiusura dell'ente, richiesta a cui Trump ha acconsentito, ed è stato vietato a lui e ai tre figli Ivanka, Donald Jr ed Eric, che figuravano nel consiglio di amministrazione, di partecipare al board di altre organizzazioni no profit.

Il denaro rimasto nelle casse della fondazione -1,75 milioni di dollari - verrà ora devoluto ad altre organizzazioni benefiche scelte dal tribunale, mentre la procura sta cercando di ottenere la restituzione di altri 2,8 milioni di dollari.

(Unioneonline/D)
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