L'Arabia Saudita ha respinto la mozione approvata giovedì dal Senato americano che all'unanimità ha incolpato il principe ereditario saudita, Mohammed Bin Salman, per la morte del giornalista Jamal Khashoggi, ucciso nel consolato di Riad a Istanbul lo scorso 2 ottobre.

Lo stesso giorno è stata approvata una mozione per mettere fine alla partecipazione statunitense alla guerra in Yemen, dove una coalizione militare sta colpendo i miliziani sciiti Houthi.

In un comunicato, il ministero degli Esteri saudita ha definito la mozione come una "palese interferenza nei suoi affari interni", basata su ''affermazioni e accuse infondate''.

''Il Regno spera di non essere attirato nei dibattiti politici interni degli Stati Uniti, per evitare qualsiasi

conseguenza sui rapporti tra i due Paesi che potrebbero avere un impatto decisamente negativo sulle sue importanti relazioni strategiche'', si legge ancora nella nota.

"Se l'Arabia Saudita ribadisce il suo impegno a continuare a rafforzare le relazioni con gli Stati Uniti, esprime anche la propria preoccupazione per le posizioni espresse dai membri di un'istanza legislativa rispettabile di uno Stato alleato e amico", ha proseguito il ministero di Riad.

Le risoluzioni approvate dal Congresso americano - con i voti dei democratici - non potranno essere discusse alla Camera prima di gennaio e potrebbero scontrarsi con il veto del presidente Donald Trump.

(Unioneonline/F)

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