"Violenze inaudite".

Sono quelle che avrebbero commesso le forze armate libiche nei confronti di 71 migranti a bordo di una nave di soccorso, la Nivin, bloccata da giorni nel porto di Misurata.

La denuncia arriva dalla missione internazionale Mediterranea, impegnata a monitorare le coste del Paese nordafricano. E anche dall'Alto commissariato Onu per i rifugiati trapelano conferme.

Secondo quanto si è appreso, i militari hanno fatto irruzione sull'imbarcazione per costringere con la forza gli occupanti a sbarcare.

Questo perché i migranti si rifiutavano di scendere a terra, temendo per la propria incolumità.

Nel corso del raid sarebbero anche stati sparati proiettili di gomma.

"I feriti sono stati condotti in ospedale, tutti gli altri nei centri di detenzione per migranti", prosegue Mediterranea, che su Twitter scrive anche: "Italia e Ue assumano responsabilità delle loro scelte politiche. Vogliamo conoscere la sorte di ciascuno dei profughi".

(Unioneonline/l.f.)
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