"Save Mueller", salviamo Mueller.

Migliaia di persone sono scese in piazza sventolando lo slogan in oltre 900 città degli Stati Uniti d'America per alzare la voce contro i licenziamenti del presidente americano nell'ambito del Russiagate.

Anche i democratici non stanno in silenzio davanti alle prime azioni di Donald Trump dopo il midterm: "Minaccia per la democrazia", "abuso di potere" e ancora "sull'orlo di una crisi costituzionale", sono le espressioni scelte dai dem per condannare il presidente, che - forti della nuova maggioranza alla Canada - hanno brandito la minaccia di un'inchiesta parlamentare da lanciare non appena si insedieranno a gennaio.

L'ondata è partita dopo che è caduta la testa di Jeff Sessions, ministro della Giustizia, sostituito ad interim da un fedelissimo di Donald Trump, Matthew Withaker.

Un cambio che potrebbe nuocere a Robert Mueller, il procuratore speciale dell'indagine sui rapporti tra l'allora candidato repubblicano alla Casa Bianca e il Cremlino durante le presidenziali del 2016.

L'indagine è fondamentale per verificare la credibilità di Trump, anche in vista di una probabile ricandidatura alle elezioni del 2020. Gli americani lo sanno bene, ed esigono che Mueller, direttore dell'Fbi dal 2001 al 2013, possa agire senza ostacoli.

Ex procuratore federale, 49 anni, Whitaker, ex candidato alle primarie repubblicane in Iowa, in passato criticò l'estensione dell'inchiesta sul Russiagate e affermò che indagare nelle finanze personali di Trump e della sua famiglia andava al di là dell'ambito della nomina del superprocuratore.

(Unioneonline/D)

SESSIONS LICENZIATO:

© Riproduzione riservata