In 15 anni non sarebbe mai andato al lavoro pur incassando regolarmente la retribuzione. Una vicenda che ha dell'incredibile quella che vede protagonista un 66enne dipendente dell'Azienda ospedaliera "Pugliese Ciaccio" di Catanzaro, assenteista seriale indagato assieme a sei suoi diretti superiori.

La Procura di Catanzaro ha chiuso le indagini condotte dagli investigatori del Comando provinciale della Guardia di Finanza, iscrivendo nel registro degli indagati, a vario titolo, sette persone, compreso il sessantaseienne, tra dipendenti, funzionari e dirigenti del nosocomio del capoluogo calabrese, per abuso d'ufficio, falso ed estorsione aggravata.

L'uomo è assunto dal 2005 e ha guadagnato più di 538mila euro, ma di fatto è un vero e proprio fantasma nell'ospedale catanzarese, dove era stato assegnato al Centro Operativo Emergenza Incendi.

Per circa tre lustri non si è mai presentato, secondo quanto ricostruito dall'esame dei tabulati di presenza, dei turni di servizio e delle testimonianze di alcuni suoi colleghi e superiori.

Sono emersi anche episodi di minacce. Nel 2005 "una persona molto distinta" si sarebbe presentata senza preavviso nell'ufficio della responsabile del settore di dipendenza (oggi fuori servizio ed estranea alle indagini) e l'avrebbe costretta a chiudere un occhio, con velate ma inequivocabili minacce all'incolumità sua e dei suoi familiari.

A distanza di qualche tempo, nel 2020, l'Azienda ha anche avviato un primo procedimento disciplinare nei confronti del 66enne, affidato a un'apposita commissione conclusasi con l'archiviazione.

Nell'ottobre scorso, a seguito di un altro procedimento, il dipendente è stato licenziato.

(Unioneonline/L)
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