"Nel momento in cui si allenta, è normale che l'epidemia possa ripartire e un rischio riaperture c'è, ma abbiamo un sistema di allerta precoce per intervenire subito".

Lo spiega Gianni Rezza, capo Prevenzione ministero Salute e membro del Cts, parlando delle riaperture decise dal governo guidato dal premier Mario Draghi a partire dal 26 aprile.

"Il rischio accettabile per un epidemiologo è zero - ha dichiarato -, per un economista può essere 100 e per chi ha dovuto chiudere un'attività è ancora più elevato".

"È legittimo che la politica trovi una sintesi", ha aggiunto ancora Rezza, "e saranno cruciali le due-tre settimane successive".

Poi ha fatto sapere che potrebbero avere via libera rapidamente i test salivari: "Sono affidabili ormai quanto il tampone".

La roadmap decisa dall'esecutivo prevede dal primo giugno la riapertura dei ristoranti al chiuso (solo a pranzo) e delle palestre.

Dal primo luglio arriverà il via libera a fiere e congressi e all'apertura di stabilimenti termali e parchi tematici.

(Unioneonline/F)
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