Scontro a distanza tra il governatore della Campania Vincenzo De Luca e il commissario all'Emergenza Covid Francesco Figliuolo.

Tutto parte dall'idea del presidente campano, una volta concluso il giro degli over 80, di accantonare il requisito anagrafico per partire con quello delle categorie: "La Campania è stata una regione tra le più rigorose d'Italia, ma una cosa è il rigore, altro è la stupidità. Ho appena finito di parlare con il commissario Figliuolo al quale ho detto che una volta completati gli ultra ottantenni e i fragili noi non intendiamo procedere per fasce di età. Dedicheremo la struttura pubblica a curare i fragili e le persone anziane ma lavoreremo anche sui settori economici perché se decidiamo di andare avanti solo per fasce di età, quando avremo finito le fasce di età l'economia italiana sarà morta".

Iniziativa a cui si è opposto con fermezza il generale: la campagna di vaccinazione, ha detto, "deve proseguire in modo uniforme a livello nazionale, senza deroghe ai principi che lo regolano, facendo riferimento all'ordinanza che indica le categorie prioritarie".

"L'obiettivo - aggiunge il commissario - è quello di mettere al sicuro le persone fragili e le classi di età più anziane, che sono le più vulnerabili all'infezione. Più celermente si concluderà questa fase, prima si potrà procedere a vaccinare le categorie produttive".

"Dobbiamo affrontare i problemi con la necessaria serenità - sostiene il ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini - ma è evidente che il governo si è dato e ha offerto un aggiornamento del piano vaccini con priorità che devono essere rigorosamente rispettate. Peraltro la conferenza Stato-Regioni è un organismo importante in momenti complessi come quelli attuali, è il luogo giusto per chiarirsi e dirimere le questioni".

(Unioneonline/D)
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