Via libera da oggi alle vaccinazioni anti-Covid nelle farmacie: i farmacisti potranno dunque somministrare direttamente il vaccino, previa la frequenza di corsi di abilitazione organizzati dall'Istituto superiore di sanità, ma saranno esclusi dalla vaccinazione i soggetti ad estrema vulnerabilità o chi abbia avuto pregresse reazioni allergiche gravi.

Le modalità operative per la partecipazione dei farmacisti alla campagna vaccinale sono indicate nell'Accordo quadro tra governo, regioni-ppaa, Federfarma e Assofarm per la somministrazione da parte dei farmacisti dei vaccini anti SarsCov2, firmato ieri dal ministro della Salute Roberto Speranza.

E già oggi a Genova i farmacisti hanno iniziato a vaccinare. "Genova è la prima in Italia a somministrare vaccini in farmacia. Un esempio importante - ha detto il sindaco di Genova, Marco Bucci -, un grosso passo avanti per tutta l'Italia". La campagna vaccinale coinvolge al momento 52 farmacie e, a regime, potrà coinvolgere circa 400 persone al giorno della fascia d'età 70-79, ma non i soggetti cosiddetti "ultrafragili".

L'ACCORDO - Nell'accordo nazionale - che definisce la cornice nazionale e le modalità per il coinvolgimento, su base volontaria, dei farmacisti - si precisa innanzitutto che le attività di prenotazione e esecuzione dei vaccini verranno eseguite dalle farmacie "secondo i programmi di individuazione della popolazione target previamente definiti dalle autorità sanitarie e seguendo i criteri di priorità" per la popolazione. Il vaccino potrà essere somministrato esclusivamente previa acquisizione del consenso informato attraverso la compilazione della scheda per la valutazione dell'idoneità/inidoneità del soggetto a sottoporsi alla vaccinazione, e spetterà alle Aziende sanitarie locali l'onere della distribuzione delle dosi vaccinali alle farmacie aderenti alla campagna. Alle farmacie, secondo l'accordo, è riconosciuta una remunerazione pari a 6 euro per ogni vaccinazione.

LE MODALITA' - Il protocollo prevede l'utilizzo di adeguati dispositivi di protezione per il farmacista. Per quanto riguarda il cittadino, "deve fornire ogni utile informazione ai fini della corretta compilazione del consenso informato; non deve avere avuto negli ultimi 14 giorni contatti stretti con persone affette da Covid- 19, non deve avere febbre superiore a 37.5 gradi, non deve avere sintomatologia compatibile con Covid-19, non deve essere positivo a test per Sars-CoV-2". Deve inoltre rispettare le misure di prevenzione vigenti e quindi indossare la mascherina, igienizzarsi le mani, farsi controllare la temperatura corporea subito prima dell'esecuzione del vaccino (ed in caso di temperatura superiore a 37,5 gradi, non sarà possibile ricevere il vaccino). Dopo la vaccinazione, il soggetto dovrà sostare in area monitoraggio della farmacia per 15 minuti. Il farmacista sorveglierà e fornirà un supporto di emergenza in caso di reazione anafilattica dovuta alla vaccinazione, avvisando immediatamente il numero di pronto soccorso 118. In caso di comparsa di orticaria, problema respiratorio o emodinamico il farmacista avvisa immediatamente il 118 e posiziona il paziente nella posizione più confortevole a seconda dei casi. Inoltre, se necessario, in caso di grave anafilassi con pericolo di vita, il farmacista somministrerà adrenalina intramuscolo, ripetendo la somministrazione dopo 5 minuti. I dati relativi alla vaccinazione verranno inseriti nel sistema informatico ed il farmacista fornirà al cittadino un'attestazione.

GLI ACCESSI - Il protocollo definisce pure le caratteristiche relative alle farmacie: accesso regolamentato, mantenimento di adeguati livelli di filtrazione degli impianti di areazione, un ambiente dedicato alla vaccinazione o separato dal locale di vendita o, in alternativa, a farmacia chiusa o con altre modalità che garantiscono la riservatezza e la sicurezza necessarie, dotazione di frigoriferi per la conservazione dei vaccini.

Le oltre 19mila farmacie sul territorio "aderiranno numerose anche a questa iniziativa, animate da quello spirito di servizio che da sempre le connota e che durante la pandemia è emerso con forza. Daranno così un contributo significativo - ha commentato il presidente di Federfarma Marco Cossolo - al raggiungimento dell'obiettivo di ottenere al più presto una copertura vaccinale adeguata".

(Unioneonline/v.l.)
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