Nel decreto Covid che dovrebbe essere approvato domani in Consiglio dei ministri ci sarà un meccanismo che a partire da una certa data verso metà aprile prevederà la possibilità di allentare le misure anti contagio in relazione a un eventuale miglioramento dei dati.

Lo rendono noto fonti di Palazzo Chigi, confermando che si sta mettendo a punto un meccanismo che potrebbe portare ad allentamenti per portare alcune Regioni in zona gialla. A partire da una data che potrebbe essere fissata tra il 15 e il 20 aprile.

Una mediazione per tenersi buona la Lega e le Regioni del Nord, che premono per le riaperture.

Per il resto confermate le misure annunciate. Scuole aperte anche in zona rossa fino alla prima media. Abolizione delle zone gialle, tutta Italia rossa o arancione nel mese di aprile, o almeno fino alla metà. La zona bianca, che pure teoricamente non viene abolita, è ora una chimera per tutti, si pensi che la Sardegna ha superato l'incidenza settimanale di 90 casi ogni 100mila abitanti, devono essere meno di 50 per finire in zona bianca.

E dunque, divieto di spostamenti tra Regioni e comuni, e chiusura di bar e ristoranti in tutta Italia.

Domani in Consiglio dei ministri assieme alle disposizioni anti contagio saranno approvate le norme sui sanitari no vax e quelle che regoleranno lo svolgimento dei concorsi pubblici.

L'obbligo di vaccinazione, questa l'ipotesi che emerge, potrebbe essere esteso a tutto il personale che lavora in strutture sanitarie, dunque non solo medici ma anche infermieri, operatori sociosanitari, dipendenti di Rsa e studi privati. Quanto alle sanzioni per chi rifiuta la vaccinazione, l'ipotesi è quella della sospensione dello stipendio per un tempo congruo all'andamento della pandemia: in caso di vaccinazione di massa o di calo importante della diffusione del virus, la sanzione verrebbe revocata.

(Unioneonline/L)
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