Le dosi di vaccino anti-Covid somministrate in Italia hanno superato quota 8 milioni. Da quanto emerge in base ai dati pubblicati dal governo, ad oggi sono state inoculate 8.029.789 dosi di vaccino, che corrispondono all'83,8% del totale di quelle consegnate alle Regioni. Gli italiani immunizzati - quelli che hanno ricevuto anche la seconda dose - sono 2.552.563.

A livello territoriale 12 regioni e 2 province autonome sono sopra la media nazionale, con la Valle d'Aosta che ha somministrato il 93,9% delle dosi ricevute, seguita dalla provincia autonoma di Bolzano, con il 91,1%. Sette sono invece le Regioni che hanno somministrato meno dosi rispetto alla media nazionale: la Sardegna (71,6%), la Calabria (72,4%), la Liguria (72,7%), la Lombardia (80,9%), il Veneto (81,6%), l'Umbria (83%) e il Friuli Venezia Giulia (83,4%).

Nell'Isola, intanto, è stato aperto a Olbia il nuovo polo per i vaccini, che si trova lungo la 125 Orientale sarda. Da oggi e per tutta la settimana saranno vaccinati 300 pazienti al giorno, ma il centro potrà raggiungere i 1200 vaccini al giorno. "Stiamo dando un forte impulso alla campagna di vaccinazione anti-Covid - ha dichiarato il presidente della Regione, Christian Solinas - Incrementiamo la capacità operativa del nostro sistema sanitario e dotiamo l'Isola degli strumenti necessari per la vaccinazione di massa con l'apertura del centro di vaccinazione di Olbia, che segue Cagliari, Sassari e Nuoro, stiamo segnando un cambio di passo, per fare di più è fondamentale che alla Sardegna vengano distribuite tutte le dosi necessarie".

L'assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, conferma che sono in corso le interlocuzioni con la Croce Rossa "per allestire una o più strutture mobili da usare dove non siano disponibili strutture adeguate". E, aggiunge, "la campagna di vaccinazione procede ed è entrata in una fase particolarmente importante", perciò "serve regolarità e incremento della distribuzione delle dosi alla Sardegna". "Continueremo a mantenere fermo il criterio del 30% delle scorte per garantire le seconde somministrazioni, fondamentali per la corretta immunizzazione - conclude Nieddu - il nostro sistema sanitario mostra di essere pronto, ma potremo veramente accelerare solo con l'incremento dei vaccini disponibili".

(Unioneonline/s.s.)
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