A Catanzaro un'offesa al ricordo di Emanuela Loi, la poliziotta sarda morta nel 1992 nell'attentato di via D'Amelio, a Palermo, assieme al giudice Paolo Borsellino, a cui faceva da scorta.

Lunedì 8 marzo, in occasione della festa della donna, i Sindacati di Polizia Siulp ed Fsp della provincia di Catanzaro hanno organizzato una manifestazione intitolata "Un fiore per Emanuela", proprio per commemorare l'agente morta nell'adempimento del dovere.

Nel fare un sopralluogo insieme al presidente del consiglio comunale di Catanzaro Marco Polimeni, però, i sindacalisti hanno constatato che il cartello che portava il nome di Emanuela Loi, a cui è stata intitolata una via, è stato sottratto. I responsabili hanno lasciato solo il palo, senza più targa. E l'atto vandalico ha inevitabilmente suscitato indignazione.

"Veramente un insulto alla memoria di Emanuela ed un'offesa nei confronti dello Stato - affermano congiuntamente Giuseppe Brugnano e Gianfranco Morabito, rispettivamente Segretario Nazionale dell'Fsp e Segretario Provinciale del Siulp -. Un gesto raccapricciante che condanniamo senza se e senza ma e, pertanto, saremo presenti lunedì mattina con maggiore senso di appartenenza allo Stato nel quartiere Germaneto della città di Catanzaro, un quartiere 'difficile' per la presenza di cittadini di etnia rom nel quale vanno riportati i principi cardini della legalità e della giustizia".

Alla manifestazione di lunedì mattina sarà presente anche il Questore di Catanzaro Mario Finocchiaro e altri rappresentanti istituzionali del territorio.

"L'amministrazione comunale - afferma Polimeni - si è immediatamente adoperata per ripristinare la segnaletica in quanto si ritiene necessario dare un segnale tempestivo relativamente alla memoria di Emanuela Loi, anche come esempio prioritario per le nuove generazioni e per una Calabria che ha bisogno di essere cambiata obbligatoriamente".

(Unioneonline/l.f.)
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