Sotto inchiesta le società di rider. Il pm: "Assumerne 60mila, non sono schiavi"
Indagati sei rappresentanti di importanti società di delivery, ammende per oltre 700 milioni di euroSei persone, tra amministratori delegati, legali rappresentanti o delegati per la sicurezza, delle società Uber Eats, Glovo-Foodinho, JustEat e Deliveroo, sono indagate nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Milano estesa a livello nazionale.
Lo ha spiegato in conferenza stampa, via web, il procuratore aggiunto milanese Tiziana Siciliano che con il pm Maura Ripamonti è titolare del fascicolo. "Questa inchiesta - ha detto Tiziana Siciliano - si è imposta perché questa situazione di illegalità è palese".
"ASSUMERNE 60MILA" - Oltre "60mila lavoratori" dovranno essere assunti dalle aziende come "lavoratori coordinati e continuativi", ossia passare da lavoratori autonomi e occasionali a parasubordinati.
E ciò sulla base, come spiegato in conferenza stampa, di verbali notificati stamani alle aziende. "Diciamo al datore di lavoro - è stato spiegato - di applicare per quel tipo di mansione che svolgono i rider la normativa, di applicare i contratti adeguati e quindi ci devono essere quelle assunzioni". Altrimenti saranno presi "provvedimenti" specifici.
"NON SONO SCHIAVI" - In Italia i rider "hanno un trattamento di lavoro che nega loro un futuro", ha detto il Procuratore di Milano Francesco Greco: "Hanno un permesso di soggiorno regolare - ha proseguito - ma non permettiamo loro di costruirsi una carriera adeguata".
"Non è più il tempo di dire che sono schiavi ma è il tempo di dire che sono cittadini", ha aggiunto, e in questo periodo di lockdown svolgono "una funzione fondamentale" perché consegnano a casa dei cittadini il cibo permettendo a "molte imprese di non chiudere".
LE AMMENDE - Dalle indagini sono emerse anche serie mancanze sulla sicurezza dei lavoratori. Ecco perché alle società sono state "contestate ammende" per "oltre 733 milioni di euro".
Il dato è stato comunicato da Antonino Bolognani, comandante del Nucleo tutela del lavoro dei carabinieri: "Se le aziende pagheranno queste ammende, ciò consentirà loro l'estinzione del reato", ha aggiunto Bolognani. In attività di verifiche sono stati controllati "oltre 60mila fattorini", lavoratori "esposti a rischi".
(Unioneonline/D)