La Guardia di Finanza di Parma lo ha trovato assieme al complice mentre stava curando la sua serra: 106 piante di marijuana che aveva deciso di coltivare in un casolare abbandonato di Lesignano Palmia, piccola frazione della montagna parmense.

Protagonista della vicenda, ora agli arresti domiciliari, l'ex giocatore di calcio Luigi Sartor, 46 anni. Lo riporta la Gazzetta di Parma.

L'ex di Juventus, Inter, Roma e Parma ha scelto la città emiliana come sua residenza undici anni fa. E venerdì scorso, all'ora di pranzo, gli agenti della Fiamme Gialle lo hanno trovato assieme a un suo coetaneo di Parma intento a curare la coltivazione che, secondo le stime, avrebbe potuto fruttare oltre due chili di sostanza stupefacente.

Gli inquirenti da tempo indagavano sull'attività che si svolgeva all'interno di quel casolare all'apparenza completamente disabitato ma per il quale era stato richiesto il raddoppio della potenza del contatore. In più, di notte, dalle fessure dello stabile brillavano le luci dell'illuminazione interna e all'esterno si percepiva un odore particolare.

L'ultimo indizio è stato raccolto una decina di giorni fa, simulando un controllo stradale di routine e avvertendo nell'auto di Sartor lo stesso aroma di marijuana.

L'ex calciatore nell'interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere. Sartor fu uno dei nomi dell'inchiesta "Calcio scommesse" partita dalla Procura di Cremona nel 2011. Finito in carcere, l'inchiesta si concluse per lui nel 2019 con la dichiarazione di prescrizione. Il tribunale di Bologna dichiarò estinta anche la partecipazione ad associazione a delinquere.

(Unioneonline/L)
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