Malata di tumore cerca la madre che la abbandonò: "La mappatura genetica può salvarmi la vita"
"Non le chiedo di sapere chi è, né di conoscerla se lei non lo desidera. Chiedo solo che accetti di sottoporsi a un prelievo di sangue""Non le chiedo di sapere chi è, né di conoscerla se lei non lo desidera. Chiedo solo che accetti di sottoporsi a un prelievo di sangue che potrebbe salvarmi la vita": è questo l'appello che Daniela Molinari ha lanciato sulla "Provincia di Como".
Lei, infermiera di 47 anni, è nata a Como il 23 marzo 1973. Subito è stata lasciata all'orfanotrofio delle suore di Rebbio che l'hanno registrata come Daniela Simoni, cognome cambiato quando due anni dopo è stata adottata da una famiglia milanese.
Da tre anni Daniela - che a sua volta ha due figli, una ragazzi di 23 anni e un bambino di 9 - è ammalata di tumore. E ora i medici le hanno proposto una "immunoterapia sperimentale nata in Svizzera che si basa - ha spiegato - sulla mappatura genetica, ma serve almeno uno dei due genitori".
Da qui il suo appello alla donna che l'ha partorita, che non ha trascritto il nome sui documenti e ha chiesto anche di cancellare i dati sanitari.
(Unioneonline/F)