La Sardegna resta arancione nonostante il rischio basso e l'Rt calato a 0,81 secondo l'ultimo monitoraggio dell'Iss.

E' quanto prevede la nuova ordinanza che firmerà Roberto Speranza sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia.

Restano in zona arancione Puglia e Umbria, passano dal rosso all'arancione Sicilia e Provincia Autonoma di Bolzano.

Tutte le altre Regioni - comopresa la Lombardia - tornano in area gialla, si apprende da fonti del ministero della Salute.

Le ordinanze entreranno in vigore a partire da lunedì 1 febbraio.

LE REGOLE - In zona arancione vige, come in gialla, il coprifuoco dalle 22 alle 5. Sono vietati gli spostamenti tra comuni, ma sono consentiti nel raggio di 30 chilometri quelli dai comuni con meno di 5mila abitanti (non verso i capoluoghi di provincia). Chiusi bar e ristoranti, che possono fare solo asporto o domicilio, aperti i negozi. Per uscire all'interno del proprio comune non c'è bisogno di autocertificazione.

"DECRESCITA LENTA" - "L'Italia rimane sostanzialmente costante nella sua curva e si colloca a livelli più bassi rispetto agli altri paesi europei". Lo ha detto il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa per l'analisi dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di regia organizzata dal ministero della Salute.

Il decremento del tasso d'incidenza dei casi c'è, tranne che a Bolzano, ma "è lento".

Lenta anche la decrescita della mortalità, ma "la situazione delle terapie intensive sta migliorando, e la fascia d'età preminente per i ricoveri" resta quella "sopra i 70 anni".

Ancora: "Il rischio è moderato o basso in quasi tutte le regioni. C'è un miglioramento in termini di impatto sui servizi, ma è contenuto perche le curve decrescono ma molto lentamente, e questo dopo le misure di mitigazione. Dunque l'epidemia resta in una fase delicata e non ci dobbiamo rilassare troppo, ma mantenere una grande attenzione".

(Unioneonline/L)
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