Coprifuoco alle 22, introduzione di una zona bianca, asporto vietato dopo le 18 dai bar e zona rossa automatica.

Sono queste le proposte emerse al termine della riunione del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione in vista di due nuovi provvedimenti per contrastare il Covid, che saranno probabilmente un Dl e un Dpcm, in vigore dal 16 gennaio.

All'incontro con Alfonso Bonafede (M5s), Dario Franceschini (Pd), Roberto Speranza (Leu) e Teresa Bellanova (Iv), c'erano anche il ministro Francesco Boccia e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro.

BIANCHI E ROSSI - In fascia bianca, introdotta per dare un "segnale di speranza" sarebbero lasciate aperte tutte le attività, scuole comprese, senza alcuna limitazione. Il criterio ipotizzato per accedervi, al momento, sarebbe l'Rt sotto 0,5. Quanto all'automatismo della fascia rossa dovrebbe scattare in quelle regioni dove l'incidenza settimanale è di 250 casi Covid ogni 100mila abitanti.

IL NO DEI GOVERNATORI - Una raccomandazione quella dell'automatismo, perorata dagli scienziati e osteggiata dai governatori, che potrà vedere la luce solo dopo il confronto di domani con il ministro Francesco Boccia e solo dopo il passaggio in parlamento del ministro della Salute, Roberto Speranza, in programma il 13 gennaio. "Quel limite non l'ha chiesto nessuna regione - tuona il presidente dei governatori, Stefano Bonaccini - e, se volete la mia impressione, non entrerà fra quelli utilizzati per decidere la colorazione o lo spostamento delle regioni".

STOP AGLI SPOSTAMENTI TRA REGIONI - Potrebbe essere prolungato inoltre il divieto di spostamenti anche tra regioni "gialle": sull'ipotesi, viene spiegato, ci si confronterà domani con le regioni, nell'incontro già programmato. Viene invece smentita, da fonti di governo, la stretta nei weekend che renderebbe tutte le regioni "arancioni".

STRETTA ALLA MOVIDA - Una delle ipotesi al vaglio sarebbe quella di varare una stretta anti-movida, vietando l'asporto dalle 18 esclusivamente per i bar. Saranno quindi consentite solo le consegne a domicilio. La proposta dovrà comunque essere sottoposta alle regioni nel vertice di domani con il ministro Boccia.

LO STATO D'EMERGENZA - Quanto allo stato d'emergenza l'intenzione è quella di prorogarlo fino al 30 aprile. Una decisione però, spiegano fonti di governo, non è stata ancora presa.

MUSEI RIAPERTI - Si ipotizza anche la riapertura dei musei, ma soltanto nelle Regioni gialle.

(Unioneonline/D)

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