Tortura e falso ideologico in atto pubblico.

Queste le accuse rivolte a tre agenti penitenziari del carcere di Sollicciano a Firenze, finiti ai domiciliari nell'ambito di un'inchiesta della procura di Firenze.

Altri sei agenti sono stati interdetti dall'incarico per un anno e sottoposti a obbligo di dimora nel Comune di residenza. Ci sarebbero altri indagati.

Secondo quanto appreso le indagini riguardano due presunti episodi di pestaggio nello stesso carcere nel 2018 e nel 2020. L'inchiesta, condotta anche attraverso intercettazioni ambientali nel carcere, sarebbe nata dagli accertamenti su alcune denunce per resistenza a pubblico ufficiale a carico dei detenuti presentate dagli stessi agenti, che per l'accusa sarebbero risultate false.

I detenuti vittime dei presunti pestaggi, avvenuti uno nel 2018 e un altro del 2020, sarebbero uno di nazionalità italiana e uno marocchina. Le indagini sono state condotte dal nucleo investigativo della polizia penitenziaria.

(Unioneonline/D)
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