Due giorni di giallo "rafforzato" e weekend arancione in tutta Italia. Da lunedì prossimo però si ritorna al sistema delle fasce colorate con misure differenziate Regione per Regione.

In attesa dei prossimi dati almeno 12 Regioni, Sardegna inclusa, alla luce dell'abbassamento della soglia dell'Rt che fa scattare il posizionamento nelle diverse fasce, sono a rischio di passaggio in una zona con misure più restrittive.

Rischia l'arancione l'Isola, che nell'ultimo monitoraggio aveva un Rt a 0.78 ma era classificata a rischio non valutabile - equiparato a rischio alto - poiché non aveva trasmesso i dati completi.

Rischiano la Calabria (1.09), Liguria (1.07) e Veneto (1.07) che con un Rt superiore all'1 anche nel valore inferiore, in caso di peggioramento si collocherebbero automaticamente in zona arancione. Basilicata (1.09), Lombardia (1) e Puglia (1) superavano l'Rt 1 nel valore medio e anche queste potrebbero essere arancioni.

In bilico anche l'Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia e le Marche, che sfioravano l'Rt 1 (rispettivamente 0.98, 0.96 e 0.99) e il Lazio, che ha un indice di trasmissione di poco sotto l'1. Infine la Sicilia, che potrebbe passare direttamente in zona rossa visto che i tecnici regionali, sulla base dell'alto tasso dei contagi, hanno suggerito un provvedimento simile della durata di 3 settimana al presidente Nello Musumeci.

Un ulteriore campanello d'allarme è arrivato dall'Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali: 9 regioni hanno superato la soglia di allerta (30%) per i posti occupati in terapia intensiva (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Bolzano, Trento, Puglia, Veneto) e sempre 9 sono quelle in cui invece è stata superata la soglia d'allerta del 40% dei posti nei reparti ospedalieri (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Bolzano, Trento, Veneto).

Da lunedì intanto si comincerà a lavorare al nuovo Dpcm, anche se l'impostazione è già chiara ed è quella di prorogare la maggior parte delle restrizioni fino al 31 gennaio. Verrà confermato il divieto di spostamento tra le regioni e il coprifuoco alle 22, così come la chiusura alle 18 dei bar e ristoranti nelle zone gialle. Non è ancora definito se rimarrà o meno la deroga per la visita a parenti e amici mentre dovrebbero rimanere ancora chiuse palestre e piscine. Di quest'ultimo aspetto si parlerà probabilmente nella prossima riunione del Cts e l'ipotesi è quella di agganciare aperture e chiusure al sistema delle fasce.

(Unioneonline/D)
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