Iscrizione nel registro degli indagati per la figlia di Mariangela Zaffino, la 74enne sbranata e uccisa da cinque lupi cecoslovacchi nel tardo pomeriggio di venerdì 18 dicembre a Grugliasco, comune della città metropolitana di Torino.

Per la giovane, volontaria delle'associazione "Coda di lupo rescue" che si occupa di sostenere e sistemare cani di grossa taglia, l'ipotesi è di reato di omicidio colposo, e si tratta comunque di un atto dovuto, essendo la padrona degli animali.

L'inchiesta verterà principalmente sul modo in cui sono stati tenuti i cinque animali, due adulti e i loro tre cuccioli di nove mesi (si chiamano Ares, Aragorn, Aylen, Apache e Artù), che risultano regolarmente registrati all'anagrafe canina con microchip.

Gli animali, per i quali l'ipotesi di soppressione appare al momento remota, restano al momento ospiti della clinica veterinaria universitaria di via Leonardo da Vinci, in città.

"Si tratta - scrive su Facebook l'associazione 'Coda di lupo rescue' - di un incidente che ha coinvolto una famiglia di persone a noi carissime. Per ora preghiamo di dimostrare rispetto per una morte che ci ha sconvolto nel profondo del cuore e dell'anima. Chiediamo di rispettare il nostro dolore. I cani oggetto di indagine da parte della magistratura piemontese non provengono dal nostro rescue ma da un allevamento privato e sono stati regolarmente acquistati. In un momento così delicato e tragico per i nostri amici, troviamo assolutamente disgustoso e vergognoso ogni commento atto solo a diffamare l'associazione e infangare la famiglia coinvolta. Ribadiamo la nostra più sincera vicinanze alle vittime di questa tragica vicenda".

(Unioneonline/v.l.)
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