L'azienda è in difficoltà economiche e lei pensa di poter essere licenziata. Per questo ha deciso di mettere in atto un piano per danneggiare una collega e assicurarsi così il suo posto di lavoro.

Per farlo ha versato per nove mesi, ogni mattina, degli ansiolitici nel cappuccino della donna.

Per la vicenda, avvenuta a Bra, nel Cuneese, una donna è stata condannata a 4 anni per lesioni aggravate.

Lavorava in una compagnia assicurativa in "odore di tagli" e ogni mattina andava al bar di fronte alla sede per portare poi caffè e cappuccini per i colleghi. Ma prima di entrare in azienda versava in quello della vittima delle benzodiazepine che, se assunte in grandi quantità, possono provocare sonnolenza e riflessi rallentati.

E infatti la collega presa di mira ha avuto per diversi mesi questi sintomi, una sera si è anche schiantata contro un albero in macchina. Per molto tempo è rimasta quindi a casa, notando però che i disturbi si ripresentavano ogni qualvolta tornava al lavoro. Da qui i sospetti, che si sono concentrati sul cappuccino.

I carabinieri, allertati del caso, hanno filmato tutto per diversi giorni e hanno "inchiodato" la responsabile anche attraverso le analisi sulla bevanda.

(Unioneonline/s.s.)
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