Un inequivocabile disegno a forma di pene, tracciato con la salsa, nel piatto che era appena stato recapitato dalla cucina.

Protagonisti del brutto episodio Marco e Denis, freschi di matrimonio civile (a unirli Alessandro Zan, relatore alla Camera del ddl contro l'omofobia) che hanno deciso di trascorrere il loro viaggio di nozze in un lussuoso resort a Fasano, in provincia di Brindisi.

Durante la cena, almeno stando al loro racconto, è arrivato "l'omaggio" dello chef.

"Pensavo di essere in un piccolo paradiso ma, nonostante la cura dei dettagli, il personale evidentemente è poco selezionato e omofobo - ha raccontato uno dei due -. Siamo stati derisi dai camerieri, e lo chef ha disegnato con la salsa la forma di un pene nel piatto".

A raccogliere la denuncia la pagina Mixed Lgbti: "Se per caso dovesse scapparvi da ridere, evidentemente è perché non avete mai sentito bruciare nel petto la rabbia nei confronti di chi vi deride per chi siete o per chi amate. Vedere un momento così romantico rovinato dall’ignoranza e dallo scherno altrui è davvero squallido e mortificante".

L'hotel, stando al racconto di Marco e Denis, avrebbe sospeso il presunto colpevole. Poi però sui social è arrivata la smentita da parte della struttura di tutta la vicenda: "Il caso raccontato è completamente falso. Ci addolora fortemente non solo che le gravi false affermazioni arrechino un grave danno ad una struttura alberghiera che sfidando lo stato di grave crisi ha deciso ugualmente di aprire, per mantenere alta e di qualità la ricettività della nostra regione, oramai nota in tutto il mondo, ma che il falso motivo di immagine omofoba affermata si fondi proprio su quanto è totalmente opposto e contrario alla nostra mentalità ed alla nostra cultura".

Non solo, ma a detta dell'albergo, "i due ospiti in questione hanno impiegato pochi minuti per farci giungere una richiesta di soggiorno gratuito, a conferma della strumentalità del tutto".

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata