Si chiamava Sergio Francese e aveva 55 anni il soccorritore morto durante un addestramento sulle Tre Cime di Lavaredo, sulle Dolomiti.

L'uomo, appuntato scelto appartenente alla Stazione Sagf di Cortina d'Ampezzo e al Soccorso alpino di Auronzo, era impegnato nell'esercitazione congiunta tra il Soccorso alpino e speleologico Veneto e il Soccorso alpino della Guardia di Finanza.

In particolare stava simulando un intervento di soccorso con calata della barella in parete quando, durante le fasi di imbarco sull'elicottero in "hovering", ossia in volo statico, per motivi in corso di accertamento è stato urtato dal rotore del velivolo.

Immediato l'intervento dei colleghi presenti sul posto, cui è subentrato il personale medico dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano.

A nulla sono valsi i tentativi di rianimazione: la salma è stata trasportata a valle a disposizione della magistratura.

Cordoglio e vicinanza per la tragedia sono stati espressi dal Soccorso alpino e speleologico Veneto, primo fra tutti il presidente Rodolfo Selenati. "Che un'esercitazione volta a rendere sempre più efficace il soccorso in montagna si sia trasformata in una tragedia, drammaticamente ci ricorda i rischi che ogni giorno affrontano gli uomini e le donne che operano nei tanti ambiti di protezione civile", scrive il Dipartimento della Protezione Civile.

Nel porgere le più sentite condoglianze ai familiari per la grave perdita, il Capo del Dipartimento, Angelo Borrelli, rinnova la "stima e la gratitudine per tutti coloro che quotidianamente lavorano per tutelare la vita, l'integrità fisica, i beni, gli insediamenti, gli animali e l'ambiente da eventi calamitosi".

(Unioneonline/D)
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