"Il governo non ha mai aperto le discoteche, contrariamente a quanto si è detto". Lo ha precisato il premier Giuseppe Conte intervenuto alla festa del Fatto Quotidiano, ribadendo quanto già detto dal ministro Speranza nei giorni scorsi in Parlamento.

Con l'inizio della fase 2 l'esecutivo aveva dato facoltà alle Regioni di adottare misure anche meno restrittive, a differenza di quanto avveniva nella fase più acuta dell'emergenza, quando le Regioni potevano adottare solo misure più restrittive rispetto a quelle nazionali. E molte, praticamente tutte, hanno dato il via libera alle discoteche, fino all'intervento dell'esecutivo nazionale che dopo Ferragosto le ha chiuse in tutta Italia.

Il premier ha parlato anche della possibile riapertura degli stadi, che in molti - Giulini compreso - vorrebbero, almeno parzialmente. "La presenza allo stadio così come a manifestazioni dove l'assembramento è inevitabile sia in entrata che in uscita, non è assolutamente opportuna". Una chiusura netta, mentre già in alcune amichevoli gli stadi sono stati parzialmente aperti al pubblico, e Tommaso Giulini prova a fare lo stesso in vista dell'amichevole con la Roma alla Sardegna Arena.

Il presidente del Consiglio, dopo aver fatto gli auguri di "pronta guarigione" a Silvio Berlusconi con cui si è sentito la sera stessa in cui è stata diffusa la notizia del contagio, si è detto "fiducioso" per questo autunno e non guarda con particolare allarme alla risalita dei contagi. "Ieri è stata data notizia del record dei contagiati perché c'era anche il record nel numero dei tamponi. La cosa è fisiologica, l'aumento viene dai contatti agostani, ma gli italiani ancora una volta si sono dimostrati responsabili e coscenziosi, se vediamo i numeri di Paesi a noi vicini".

"Stiamo facendo cose che altri Paesi non fanno - rivendica Conte -, abbiamo un sistema di monitoraggio molto sofisticato".

Infine, un messaggio ai negazionisti oggi in piazza a Roma: "Noi vogliamo gestire una pandemia in corso, oggi c'è una manifestazione di persone che pensano che non esista. A loro rispondiamo con i numeri".

(Unioneonline/L)
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