Alcuni atti dell'inchiesta sui carabinieri di Piacenza finiscono alla Direzione distrettuale antimafia.

In una conversazione con la compagna Maria Luisa Cattaneo, l'appuntato Giuseppe Montella definisce "calabresi" e "pezzi grossi" gli interlocutori di Daniele Giardino, secondo l'accusa il fornitore di stupefacenti dei militari.

Per questo la Procura di Piacenza guidata da Grazia Pradella ha trasmesso parte degli atti alla Dda di Milano, per approfondimenti sui canali di rifornimento della droga emersi nell'inchiesta Odysseus, che ha portato all'arresto di sei militari e al sequestro della caserma della stazione Levante.

Negli atti si parla di un deposito nell'hinterland milanese in cui andare a ritirare la droga, un luogo per gli inquirenti gestito da persone vicine alle 'ndrine della Locride. Dalle carte emerge anche il timore di Giardino per possibili ritorsioni da parte dei fornitori.

(Unioneonline/L)
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