Un paesino di 1.500 abitanti torna nell'incubo, è in pieno lockdown dopo che è stata riscontrata la positività di una donna residente in Lombardia.

Chiuso per tre giorni il palazzo comunale, e analogo provvedimento è stato preso per tutte le attività commerciali. Restano aperti solo i supermercati, si torna insomma al lockdown totale, con i cittadini invitati " a rimanere in casa, fino a nuove disposizioni".

La donna, originaria di Caccuri, è arrivata a inizio luglio nel paese calabrese con il coniuge e il figlio. Pochi giorni prima aveva fatto il tampone in un ospedale lombardo in seguito ad una visita medica ed era risultata negativa.

Nei giorni scorsi ha fatto rientro in Lombardia, sempre per una visita medica, ed è risultata positiva a un nuovo tampone. Di lì è scattato il tracciamento dei contatti giunto fino a Caccuri dove - nonostante la donna sia rimasta sempre in casa per motivi di salute non riconducibili al Covid - i suoi familiari hanno svolto una vita normale.

L'azienda sanitaria provinciale sta provvedendo a effettuare i tamponi a tutti i contatti diretti, a partire dal marito e il figlio della donna, che si trovano ancora a Caccuri. Il sindaco ha deciso di chiudere il Palazzo comunale dato che un dipendente ha avuto contatti diretti con i familiari della donna. E, in via precauzionale, ha disposto la chiusura di tutti gli esercizi commerciali per evitare assembramenti in cui eventuali positivi asintomatici potrebbero diffondere il virus.

"Si invitano tutti i cittadini a restare a casa fino a nuove disposizioni", scrive sul suo profilo Facebook il sindaco Marianna Caligiuri.

(Unioneonline/L)
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