"Se non collabori, se non mi dai lavoro, in un modo o nell'altro ti frego e ti rimando in Brasile".

Sono le minacce che avrebbe rivolto uno dei carabinieri della caserma Levante di Piacenza a una transessuale sudamericana, soprannominata Francesca, in diverse occasioni.

Francesca, attraverso il suo avvocato Elena Concorotti, ha chiesto agli inquirenti che indagano sui militari arrestati nei giorni scorsi con una lunga serie di accuse, tra cui estorsione, torture e spaccio di droga, di essere ascoltata come parte offesa.

"Sono stata minacciata più volte", racconta, sostenendo di esser stata anche obbligata a fare sesso e di esser stata picchiata una volta all'interno della caserma. (Unioneonline/l.f.)
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