Assolta perché ha agito per legittima difesa. Così si è concluso il processo con rito abbreviato nei confronti di Aurela Perhati, la 25enne di Ovada (Alessandria), accusata dell'omicidio di Massimo Garitta, trovato senza vita in un campo nel giorno di Capodanno del 2019.

La giovane era accusata di aver investito volontariamente la vittima che, come lei ha riferito, la voleva violentare.

Con la sentenza è stata disposta l'immediata liberazione dagli arresti domiciliari di Aurela, che era stata fermata il 4 gennaio dai carabinieri.

Dopo un lungo interrogatorio la donna aveva ammesso di aver investito l'uomo, ma non con l'intenzione di ucciderlo, perché quest'ultimo la stava violentando.

L'accusa aveva chiesto 8 anni di carcere, per il pm le tracce lasciate dall'auto erano indicative di una precisa volontà di uccidere.

(Unioneonline/L)
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