Indice Rt immutato rispetto a una settimana fa in Sardegna, in lieve calo in Italia. Restano sei le regioni "osservate speciali" con un indice di trasmissibilità pari o superiore a 1. E' quanto indica l'ultimo monitoraggio sull'andamento dell'epidemia di Istituto superiore di sanità e ministero della Salute.

La situazione dei contagi è stabile e "complessivamente il quadro generale della trasmissione e dell'impatto dell'infezione da Sars-CoV2 in Italia rimane a bassa criticità".

L'indice Rt nazionale scende a 0,95 (era 1,01 una settimana fa), ma è "superiore a 1 nel suo intervallo di confidenza maggiore". Ciò indica che "la trasmissione nel nostro Paese è stata sostanzialmente stazionaria nelle scorse settimane". Si abbassa invece l'età media dei contagiati, che è di circa 40 anni.

"Si segnala in alcune Regioni - si legge ancora nel rapporto - la presenza di nuovi casi di infezione portati da altra Regione o da Stato estero e si conferma una situazione epidemiologica estremamente fluida".

Insomma, la criticità resta bassa ma è vietato abbassare la guardia, perché il virus è ancora tra noi. In particolare "nove regioni hanno avuto un aumento nel numero di casi diagnosticati rispetto alla settimana precedente che non può essere unicamente attribuito a un aumento di casi importati". Ma in tali Regioni, seppur in aumento, "il numero complessivo dei nuovi contagi è molto basso". Inoltre "non ci sono segnali di sovraccarico dei servizi sanitari e i focolai presenti sono prontamente identificati e indagati".

L'incidenza cumulativa nel periodo che va dal 6 al 19 luglio è di 4,6 casi per 100mila abitanti, stabile rispetto al periodo 29 giugno-5 luglio.

L'INDICE REGIONE PER REGIONE - Veniamo dunque all'indice Rt. In Sardegna resta stabile, è a 0,32 come nel monitoraggio del 17 luglio. Restano sei le regioni osservate speciali: Veneto con 1,18, Emilia Romagna 1,14, Piemonte 1,07, Liguria 1,06, Lazio 1,04 e Lombardia 1.

Poi abbiamo Toscana (0,99), Sicilia (0,88), Campania (0,8), Friuli (0,71), Marche (0,62), Bolzano (0,57), Abruzzo (0,5), Trento (0,38), Umbria (0,3), Valle d'Aosta (0,1), Basilicata (0,06), e infine Calabria, Molise e Puglia dove l'indice Rt è pari a 0.

(Unioneonline/L)
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